Per la premier Meloni l’India può avere un ruolo centrale nella pace in Ucraina e ricostruisce i ponti con New Delhi.
Il primo bilaterale in Asia per la presidente del Consiglio è avvenuto in India. Giorgia Meloni ha deciso così di porre fine ad un decennio di tensione partito dalla questione dei Marò e ricostruire le relazioni con il colosso dell’Indo-pacifico. La premier ieri è stata accolta con successo sia dal suo omologo Narendra Modi che dai cartelloni di benvenuto che la ritraevano in tutta New Delhi. Meloni dopo il vertice con Modi è stata ospite d’onore alla conferenza di geopolitica Raisina dialogue, dove è stata accolta da un lungo applauso.
Meloni e Modi hanno concluso vari accordi in materia di difesa nell’Indo-Pacifico, come hanno entrambi sottolineato, questo incontro ha rafforzato le relazioni tra i due paesi e mira a stringere un rapporto commerciale più solido. Tra i temi affrontati anche l’Ucraina. La premier ha auspicato che l’India in quanto presidente del G20 possa svolgere un ruolo centrale nel facilitare un negoziato per una pace “giusta”. Durante la conferenza Raisina dialogue, ha poi ribadito che nel conflitto in atto deve prevalere la legge e non il più forte.
Meloni pone fine al decennio di gelo tra i due paesi
Modi ha annunciato da parte sua che vi saranno anche esercitazioni militari congiunte, mentre Meloni ha puntualizzato che l’Italia “è sempre più proiettata verso l’Indo-Pacifico”. Inoltre, Modi ha invitato le aziende italiane della difesa a produrre nel suo Paese. Dopo un decennio di relazioni congelate tra Italia e India con la visita della premier si ripristina una solida amicizia che dura da 75 anni tra i due paesi. Accordi su vari fronti dalla collaborazione scientifica e industriale e nella ricerca al settore della difesa.
Tanti progetti aperti con varie imprese italiane Enel, Piaggio, Telecom Sparkle, Italferr, Leonardo e tante altre. L’India chiede anche cooperazione sull’idrogeno e sull’acciaio ma anche sul clima e cooperazione industriale ad ampio spettro. Sul tavolo c’è anche l’adesione dell’Italia all’Indo-Pacifica Oceans Initiative, ovvero sulla cooperazione sulla scienza, tecnologia e istituzioni universitarie. C’è una dichiarazione di intenti sull’emigrazione e la mobilità; l’annuncio dell’avvio del programma India-Italy startup Bridge; l’impegno alla firma di due accordi (MoU), uno tra l’Università Rabindra Bharti di Kolkata e il Consolato generale di Kolkata, l’altro tra l’indiano Moraraji Desai Institute of Yoga, del ministero dell’Ayush, e la scuola italiana Sarva Yoga.